Aula Magna del Politecnico di Torino, ore 18.00
Depliant Programma (1,12 MB)
Schubert Sonata in la maggiore op. 120 (D 664), Impromptu in sol bemolle maggioreop. 90 n. 3 (D 899)
Beethoven Sonata in re minore op. 31 n. 2 (‘La Tempesta’), Sonata in la bemolle maggiore op. 110
Beethoven Sonata in do minore op. 30 n. 2
Brahms Sonata in sol maggiore op. 78 (‘Regensonate’)
Haydn Sonata in mi minore Hob XVI n. 34
Sonata in re maggiore Hob XVI n. 37
Sonata in do minore Hob XVI n. 20
Sonata in do maggiore Hob XVI n. 50
Andante in fa minore-maggiore con due Variazioni e coda Hob XVII n. 6
Debussy da Children’s Corner: n. 6 Golliwog’s Cake-walk, dai Préludes (II Livre): n. 6 (...Général Lavine eccentric)
Gottschalk Souvenir de Puerto Rico
GershwinRhapsody in blue
Messiaen da Vingt Regards sur l’Enfant-Jésus: n. 10 Regard de l’Esprit de joie
Kapustin Concert Études (selezione), Variations op. 41
Gulda Play Piano Play (selezione)
Schubert Quattro Impromptus op. 90 (D 899)
Debussy dai Préludes (II Livre): n. 3 (...La Puerta del Vino), n. 6 (...Général Lavine eccentric),
n. 7 (...La terrasse des audiences du clair de lune), n.12 (...Feux d’artifice)
Corea Quattro brani dai Children’s Songs
Gulda Sonatine
Integrale delle Sonate per violino e pianoforte di Beethoven (prima parte)
Beethoven Sonata in sol maggiore op. 30 n. 3, Sonata in la maggiore op. 47 (‘a Kreutzer’), Sonata in sol maggiore op. 96
Brahms Quattro Ballate op. 10
Fauré Ballade in fa diesis maggiore op. 19
Chopin Ballate (op. 23, op. 38, op. 47, op. 52)
Bach Suite francese in sol maggiore n. 5 (BWV 816)
Soler Cinque Sonate
Galuppi Sonata in si bemolle maggiore
Marcello Sonata in re minore
Scarlatti Cinque Sonate dai manoscritti della Biblioteca Marciana di Venezia
Webern Langsamer Satz
Mozart Quartetto in do maggiore K 465 (‘delle dissonanze’)
Verdi Quartetto in mi minore
Cimarosa Sei Sonate
Nicolini Sonata in do maggiore
Clementi Sonata in fa maggiore op. 23 n. 2
Chopin Impromptu in fa diesis maggiore op. 36
Liszt Valse oubliée in fa diesis maggiore n. 1 (S 215)
Skrjabin dalle Huit Études op. 42: n. 3 in fa diesis maggiore
Scarlatti Otto Sonate (K 380, K 381, K 322, K 323, K 213, K 515, K 159, K 427)
Scarlatti Undici Sonate (K 158, K 461, K 202, K 109, K 312, K 126, K 296, K 12, K 391, K 417, K 462)
Ravel Le tombeau de Couperin
DebussyPour le piano
“Prima e dopo Scarlatti: origini e fortuna di uno stile”
Si sente spesso dire che Domenico Scarlatti fa parte, come Chopin, di quei musicisti senza predecessori, che avrebbero inventato in solitudine creativa uno stile senza legami apparenti con il passato. In questa conferenza si cercherà di scoprire quali furono le fonti dell’ispirazione di Scarlatti e di rintracciarne gli echi profetici e premonitori. Inoltre, attraverso una scelta di opere rappresentative, si tracceranno alcuni modelli e tipi ricorrenti utili a orientarsi nel mare magno delle sue Sonate apparentemente così imprevedibili e diverse.
“Dalle onomatopee clavicembalistiche alla poetica di Messiaen”
conversazione interdisciplinare con esempi estemporanei al pianoforte,
immagini, video, ascolti di reperti live e su cd
Un’introduzione alla poliedrica e fascinosa figura di Messiaen, sommo organista e compositore geniale, tra i massimi del ‘900: singolare figura di credente che alla natura - e in particolare al canto degli uccelli, «aerei abitatori del creato» per lui simbolica presenza del divino nel quotidiano - dedicò studi e appassionate ricerche, riversandole poi entro il proprio iter creativo. Nel corso della conversazione, durante la quale lo stesso pianista poi impegnato in concerto e ideatore del progetto converserà col musicologo in una sorta di intervista colloquio, verranno proposte all’ascolto alcune registrazioni del canto di uccelli oggetto di ‘studio’ a confronto con la ‘versione’ pianistica di Messiaen.
Non solo: un succinto excursus storico consentirà di rintracciare i prodromi di una certa sensiblerie già nel repertorio clavicembalistico settecentesco, spesso popolato di onomatopeiche evocazioni di uccelli, passando poi attraverso l’universo romantico, giù giù sino all’impressionismo di Debussy e al simbolismo di Ravel: che della poetica di Messiaen costituiscono l’irrinunciabile premessa.
Scarlatti Sonata in mi maggiore K 530
Rameau dalle Pièces de clavecin: n. 6 Le Rappel des oiseaux
Scarlatti Sonata in mi maggiore K 531
Messiaen da Catalogue d’oiseaux: n. 1 Le chocard des Alpes
Liszt dalle Deux Légendes: n. 1 Saint François d’Assise. La prédication aux oiseaux
Schumann dalle Waldszenen op. 82: n. 7 Vogel als Prophet
Messiaen da Catalogue d’oiseaux: n. 5 La chouette hulotte
Ravel da Miroirs: n. 2 Oiseaux tristes
Debussy dai Préludes (II Livre): n. 5 (...Bruyères); dai Préludes (I Livre): n° 3 (...Le vent dans la plaine)
Messiaen da Catalogue d’oiseaux: n. 13 Le courlis cendré
Debussy dai Préludes (II Livre): n. 8 (...Ondine); dai Préludes (I Livre): n° 7 (...Ce qu’a vu le vent d’Ouest)
Scarlatti Sonata in mi maggiore K 531, Sonata in fa maggiore K 518, Sonata in mi maggiore K 162
Chopin Grande valse brillante in mi bemolle maggiore op. 18; Grande Valse in la bemolle maggioreop. 42; Notturno in fa diesis maggiore op. 15 n. 2; dagli Studi op. 10: n. 3 in mi maggiore, n. 5 in sol bemolle maggiore, n. 12 in do minore; Scherzo in do diesis minore op. 39
Skrjabin Seconda Sonata in sol diesis minore op. 19 (Sonate-fantaisie)
Prokof’ev Terza Sonata in la minore op. 28
Sostakovic Preludi e fughe op. 87 (II libro, nn. 13-24)
Martucci Primo Trio in do maggiore op. 59
Sostakovic Secondo Trio in mi minore op. 67
“Le metamorfosi della voce nel canto” (prima parte)
Attraverso un sintetico percorso storico, si prenderà in esame la trasformazione del canto dal ‘600 al ‘900. La voce che canta non è solo delegata ad articolare parole. Può cantare note appoggiate sulle vocali, nei cosiddetti vocalizzi, o emettere fonemi appoggiati sulle consonanti, come avviene in certa musica contemporanea.
C’è quindi tutta una gamma di valori comunicativi diversi, determinati dal diverso rapporto che la musica può intrattenere con la parola. L’esistenza della parola entro il flusso della musica si gioca tra due condizioni estreme: il galleggiamento e il naufragio, con tutte le gradazioni intermedie. La storia dell’opera e del canto è un continuo oscillare tra queste due condizioni. Nel primo caso, la parola può galleggiare sulla musica, rimanendo sempre percepibile, anzi venire esaltata nella sua realtà fonetica e semantica. Oppure può essere mascherata nella melodia, venire sommersa o distrutta, triturata, travolta da una musica che spezza la parola, divide le sillabe, le allunga in modo innaturale nei vocalizzi, piccoli arabeschi decorativi o lunghe catene di note che si prolungano per molte battute. Questo gioco di esaltazione e negazione della parola implica una grande varietà di stili di canto attraverso cui la voce umana esibisce una straordinaria quantità di atteggiamenti espressivi.
Con esempi musicali significativi verranno illustrati gli aspetti fondamentali che caratterizzano le diverse espressioni del teatro musicale nella successione degli stili e delle tecniche vocali.
“Le metamorfosi della voce nel canto” (seconda parte)
Chopin Quattro Mazurke op.33: n.1 in sol diesis minore, n.2 in do maggiore, n.3 in re maggiore, n.4 in si minore
Due Notturni op.48: n.1 in do minore, n.2 in fa diesis minore
Allegro de concert op.46
Notturno in do diesis minore (opera postuma)
Dodici Studi op.25
Haydn Quartetto in sol maggiore op. 77 n. 1 (Hob III n. 81)
Borodin SecondoQuartetto in re maggiore
Stravinskij Suite Italienne (da Pulcinella)
Ysaÿe Sonata in la minore op. 27 n. 2 (‘Obsession’) per violino solo
Prokof’ev Seconda Sonata in re maggiore op. 94a
Sandro Fuga e dintorni
Fauré Quartetto in do minore op. 15 per pianoforte e archi
Fuga Quattro canzoni veneziane per soprano e pianoforte
Fauré Berceuse in re maggiore op. 16 per violino e pianoforte
Fuga Quintetto per pianoforte e archi